La gravità della situazione sanitaria che in questi giorni sta attraversando il nostro Paese porta con sé tante conseguenze anche in termini di danni economici, che non si possono trascurare.
L’informazione ha ceduto il passo all’isterismo di chi fa la conta giornaliera dei contagi e ha alimentato un eccessivo allarmismo.
Le misure del Governo sono molto rigorose e di massima cautela per cercare di contenere la diffusione del Virus, tuttavia compito della Politica era anche quello di limitare la diffusione del panico, che ha portato al quasi totale blocco delle attività economiche, anche quando non ritenuto necessario dalle autorità sanitarie.
In una situazione di isteria collettiva TUTTI si sono levati al grido di “La salute prima di tutto!”
Le piccole imprese e le Partite Iva, INVECE, notoriamente già privi di tutele o paracaduti paragonabili a quelli dei lavoratori dipendenti, ogni giorno, CONTINUANO a lavorare, mettendo a rischio la loro salute e quella dei propri cari!
Restare a casa mantenendo la retribuzione o lavorare in modalità smart sono un lusso che non tutti possono permettersi!
EPPURE, ANCORA UNA VOLTA, AGLI OCCHI DI CHI CI GOVERNA RESTIAMO INVISIBILI O QUASI!
Uno dei punti compresi nel provvedimento allo studio del governo in merito all’emergenza coronavirus è la previsione di un’indennità fino a 500 euro per un massimo di tre mesi per tutti i lavoratori autonomi e le partite Iva delle zone rosse colpite dal coronavirus.
Ma questo non basta…!
Anzi, a dirla tutta, sembra essere una “soluzione all’italiana” ridicola nella forma e nella sostanza!
L’Europa ha già minacciato di limitare tutti i flussi commerciali con l’Italia e questo penalizza tutto il Paese non solo le zone focolaio dell’epidemia!
Occorre, un provvedimento in grado di coprire e tutelare le esigenze di tutti i lavoratori, considerando tutti quelli che saranno coinvolti, non solo della zona c.d. rossa.
Occorre che il governo italiano ottenga un incontro con il presidente della Commissione Europea per avere garanzie sulla continuità degli scambi commerciali e soprattutto per chiedere che tutti i provvedimenti adottati dal Parlamento per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus siano esclusi dai vincoli di bilancio comunitario e perché no, per chiedere anche aiuti economici; in fondo, è una problematica che riguarda tutta l’EUROPA.
Diversamente, il Paese si indebiterebbe oltremodo (più di quanto non lo sia già) e il collasso sarà ineluttabile!
Autonomi e Partite Iva – Dieci Volte Meglio si sta adoperando per dare una scossa a questo sistema Polito, vogliamo più fatti e meno chiacchiere, occorre rilanciare i consumi e la produttività, soprattutto ora, altrimenti le conseguenze saranno irreversibili.
Non si vuole sottovalutare il pericolo del Coronavirus, la salute prima di tutto ma bisogna avere la capacità e l’intelligenza di guardare al di là del naso, il futuro del nostro Paese dipende anche dalla capacità di gestire questa emergenza, su tutti i fronti!