I 10 punti del Programma
Indice del Programma
Programma dell'Associazione AUTONOMI E PARTITE IVA
Il nome dell’Associazione “Noi Autonomi e Partite Iva” si riferisce a tutte le attività svolte in libera iniziativa, di qualsiasi dimensione e di ogni settore.
Di seguito, per brevità, gli Autonomi e Partite Iva verranno identificati con la sigla di A.P.I.
Noi Autonomi e Partite Iva è un movimento culturale, politico e sostenitore dei Diritti Umani dell'ONU e della UE.
Culturale: perché è necessario che si comprenda che gli A.P.I. sono l’unico vero motore della ripresa e che va, quindi, aiutata e incentivata la libera iniziativa quale principale forma di sviluppo, benessere sociale e creazione di occupazione. La cultura degli ultimi 70 anni della centralità del lavoro dipendente e del welfare – trascurando (o dando solo le briciole) alle imprese- sta producendo effetti disastrosi. Nel periodo Covid l’iniquità del supporto dello Stato al lavoro dipendente (cassa integrazione e svariate misure di sostegno) rispetto all’obolo di 600 € alle Partite Iva, fa comprendere la discriminazione delle A.P.I.
Politico: perché è necessario che il corpo sociale degli A.P.I.- che conoscono i problemi, vivendoli sulla propria pelle- si autorapprensenti (sbarcando,
quindi, con questo specifico obiettivo in Parlamento) e non affidi ad altri le decisioni che incidono sulla loro sorte. Ed infatti oggi solo pochi degli attuali governanti conoscono in prima persona le difficoltà e le necessità degli A.P.I.
Il PROGRAMMA dell’Associazione NOI AUTONOMI E PARTITE IVA, è fondato su:
- DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
- CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA
- COSTITUZIONE ITALIANA
Il programma è diviso in 10 punti, che a loro volta si suddividono in sottopunti.
La realizzazione del programma determinerà delle voci attive di bilancio (dello Stato) derivanti dalla fecondità ripetuta (pluriennale) degli investimenti (si considera moltiplicatore 5 e acceleratore 10). Le citate voci attive porteranno la copertura delle voci passive del bilancio, create con gli investimenti necessari di cui al presente programma nonché con lo stralcio dei crediti del risanamento equitativo. E’ inoltre necessaria una interpretazione estensiva dell’art. 81 della
Costituzione (attualmente interpretato dalla Ragioneria dello Stato in modo rigido e sfavorevole per la ripresa dell’economia italiana).
Indice del Programma
1. Il risanamento equitativo
Questo punto del nostro programma rappresenta la grande innovazione rispetto qualsiasi altro partito. Gli A.P.I. “sani” aiutano quelli in difficoltà, ricevendo contestuali benefici. Si tratta quindi di una soluzione che non genera forme di diseguaglianza; ecco perché si parla di risanamento equitativo.
Essendo un punto articolato in più fasi si richiama il documento allegato denominato “Il progetto del risanamento equitativo”.
In sintesi il nostro Programma prevede:
- La possibilità dei debitori verso lo Stato di liberarsi pagando il 30%;
- La possibilità per tutte le imprese- anche quelle virtuose (ossia prive di debiti verso lo Stato) – di acquistare i crediti pagandoli al 30% del loro valore ed usufruendo poi di credito di imposta del valore originario integrale del credito da utilizzarsi in 10-15 anni. Questo punto elimina la stortura tipica dei classici condoni (percepiti come un premio solo per i debitori) perché realizza benefici per tutti indistintamente.
- Possibilità di rivendere a terzi il credito di imposta acquistato anche ad un prezzo superiore di quello di acquisto.
- Incassi immediati per lo Stato di 300 miliardi di euro da utilizzare per il rilancio del Paese e per rimettere in moto l’economia.
2. Eliminazione delle zavorre alle Partite IVA e Autonomi
Per dare impulso allo sviluppo degli Autonomi e partite Iva – e quindi per creare
occupazione- il nostro Programma prevede:
FLAT TAX - un sistema fiscale basato su tre aliquote:
- per le Piccole Partite IVA (con fatturato annuo fino a € 100.000,00): abolizione
totale della tassazione; - per le Partite IVA con fatturato annuo fino a € 350.000,00 (Micro-Imprese ex
art. 2435 ter c.c.): tassazione pari all’1% del fatturato; - per gli altri Autonomi e Partite IVA FLAT TAX al 20% sull’imponibile.
Eliminazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori per tutti i Ccnl (anche del pubblico impiego)
Semplificazione burocratica
Aumento delle soglie per l’organo di controllo e revisore delle Srl
3. RISTABILIRE la FIDUCIA tra CITTADINI e P.A.
Il nostro Programma prevede questi punti, per ristabilire il rapporto fiduciario
con i contribuenti:
Compensazione debiti e crediti
La ratio: non è ammissibile che se un contribuente è contemporaneamente a credito e a debito con lo Stato, sia valorizzata solo la sua posizione di debitore per perseguitarlo. Sono noti infatti casi di imprese addirittura fallite nonostante forti posizioni creditorie nei confronti dello Stato che non pagava.
Costituzionalizzazione dei diritti del contribuente
Sanzioni per il mancato rispetto dei tempi di risposta
Il nostro Programma prevede che i principi dello Statuto dei Diritti del Contribuente assurgano a rango costituzionale o comunque che per legge sia previsto che il mancato rispetto di tali principi renda insanabilmente nullo l’atto della PA.
La ratio: Spesso il cittadino che si rivolge per una pratica alla P.A. inizia una lunga odissea, fatta di rimbalzi da un ufficio all’altro e da proroghe.
Pertanto- posto che tutte le procedure debbono essere semplificate e ridotte al massimo- quelle che residuano devono avere riferimenti, responsabili e tempi certi. In buona sostanza l’omesso svolgimento di un incarico nei tempi prefissati non deve restare un problema dei cittadini.
Riduzione dei dipendenti della P.A. a parametri europei
Limiti alla discrezionalità nell’autotutela
La buona fede e la correttezza dell’Ente devono prevalere sulla mera discrezionalità.
Il nostro Programma prevede, nel caso in cui i contribuenti non impugnino nei termini delle cartelle esattoriali ma queste siano evidentemente frutto di errori della P.A., 8 debbano essere annullate senza che la P.A. possa rifiutarsi eccependo la propria discrezionalità.
La ratio: I contribuenti meno accorti talvolta lasciano scadere i termini di impugnazione delle cartelle esattoriali senza sapere che la pretesa diventa definitiva ed ha valore di titolo esecutivo. Tuttavia capita che in realtà tali cartelle contengono grossolani ed evidenti errori, per cui la pretesa dello Stato è chiaramente indebita.
Tuttavia a termini scaduti possono essere annullate solo dalla P.A. in sede di autotutela. In tali casi è frequente che la P.A. si rifiuti di annullare, facendosi forza sul fatto che ormai il contribuente non possa fare nulla per evitare di pagare le somme.
Il principio della buona fede della P.A. deve essere tale da impedire che la discrezionalità si spinga al punto di rifiutare l’annullamento di un atto che contiene un errore evidente.
4. Supporto alla competitività dei prodotti italiani: deroghe al CCNL
Il nostro Programma prevede che lo Stato lasci la libertà ai lavoratori di scegliere se rinunciare ad una piccola quota del CCNL -e comunque mai superiore al 20% – limitatamente a quelle attività e settori in declino che verrebbero individuate con 9 apposito Decreto e a tutti gli A.P.I. con fatturato inferiore a € 2.000.000 annui (limite della micro impresa in Europa).
La ratio: La competitività del prodotto italiano sarebbe agevolata sia dalla riduzione della tassazione derivante dalla Flat Tax sia da questa riduzione del costo del lavoro (previo accordo con il lavoratore). Questo aumenterebbe la possibilità di tenuta di settori attualmente a rischio.
5. Sgravare il contenzioso tributario e velocizzare il recupero dello Stato
Il nostro Programma prevede di stabilire per legge che i dirigenti dei vari Enti abbiano
l’autonomia di chiudere i contenziosi con i contribuenti anche con transazioni, soprattutto
laddove vi sia una proposta in tale senso del Giudice/Collegio.
6. Convertire l’assistenzialismo in lavori socialmente utili
Allo stato attuale sono già previsti, a livello formale, i lavori socialmente utili per i
percettori del reddito di cittadinanza ma per sole 8 ore a settimana, con tante deroghe
ed esclusioni e comunque di fatto non si è concretizzato nulla.
Il nostro programma prevede che:
- le ore lavorabili siano almeno di 25 a settimana (questo limiterebbe anche la
possibilità di lavori in nero da parte dei percettori) - sia onere del percettore scegliere un lavoro in un elenco di richieste da parte della P.A.
- il diritto venga perso se si totalizzano un certo numero di assenze ingiustificate.
7. Supporto a giovani o disoccupati per iniziative imprenditoriali
Il minimale contributivo per gli artigiani, commercianti, agenti ecc.
- Piccola partite Iva (fino 100.000 €): abolizione totale minimale Inps
- Micro Impresa ex art 2435 ter (fino € 350.000) Aliquota Inps 1% su fatturato
Abolizione Irap per titolari di Piccole Partita Iva e le micro Imprese ex art 2435 ter (fino € 350.000)
Eliminazione Imu e tasi su negozio, ufficio e capannone
Prestito sull’onore di € 10.000 al tasso del 2% restituibile in 5 anni
Agevolare i voucher per i titolari di Piccole Partita Iva e le micro Imprese
8. Eliminazione delle storture disincentivanti nel nostro sistema
Banca dati di salvataggio a tutela del buon mercato
Agevolare il recupero crediti
Velocizzare lo sfratto in situazioni di chiara malafede del debitore
Contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva
9. Eliminazione di norme inique o prive di senso
Il nostro Programma prevede di intervenire e modificare le seguenti norme: