Ormai c’è un giudice inflessibile che può aiutare le piccole aziende a sopravvivere nel mercato globale oppure che può farle sprofondare nel baratro del fallimento: questo giudice è Internet.
Per avere visibilità in un mondo sempre più orientato alla presenza sul web, soprattutto in un periodo storico che sostiene e spinge verso il digitale a tutti i costi, e sottolineo a tutti i costi, di denaro, di risorse e di tempo, abbiamo tuttavia delle armi efficaci per sostenere quelle aziende che non hanno modo di investire molto in pubblicità.
Sto parlando dell’utilizzo consapevole ed onesto dei social network.
Consapevole perché dobbiamo sapere che una nostra azione di apprezzamento, di sostegno e di buona pubblicità alle pagine e ai post di chi vogliamo venga apprezzato saranno sicuramente di aiuto; onesto, perché non possiamo permetterci oggi di inficiare con interventi negativi ed orientati solo ad un inutile sfogo di frustrazione, il buon lavoro svolto da quelle imprese che ci mettono l’anima nel proprio lavoro.
Certamente non sto parlando di lodare quelle realtà produttive che non offrono qualità, ma solo di prendere un bel respiro e di prendersi la responsabilità di aiutare chi insieme a noi crede nella libera imprenditoria e in un mercato aperto alle imprese locali.