di Shahab Shirakbari
Oggi le imprese italiane sono sotto assedio, circondate dalla pressione fiscale 78%, la mancanza e l’aumento del costo delle materie prime, spaventoso l’aumento delle utenze, luce, gas e carburante, l’inflazione reale 10% e il calo dei consumi.
Negli ultimi 20 anni la globalizzazione e la delocalizzazione hanno scatenato il processo di deindustrializzazione d’Italia, tutto ciò ha creato un esercito di milioni di disoccupati spesso con i contratti a tempo determinato,Job act e salari da fame, nasce così il precariato permanente.
Non è possibile stabilire il salario minimo senza diminuire la pressione fiscale e i costi di gestione delle imprese, altrimenti aggrava ulteriormente la situazione precaria sia dei lavoratori che delle imprese.